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Da circa 18 anni ho il problema di andare frequentissimamente in bagno. Dopo vari esami alla prostata non è stato riscontrato nessun problema. Ho già preso vari tipi di medicinali per tentare di migliorare la mia situazione, ma senza risultato. Sono stato da vari urologi, vorrei sapere se ho la possibilità di migliorare.

Dopo intervento d’isterectomia, a causa di fibromi multipli di cui uno di 10 cm di diametro che premeva sulla vescica, alla minzione accuso dolore e senso di peso al pube. In occasione di visita ginecologica dopo un mese dall’intervento il ginecologo rileva in vescica 80cc di ristagno, dicendomi che con il tempo tutto si risolverà. E’ sufficiente aspettare? Sono trascorsi 3 mesi e io accuso gli stessi sintomi.

Gentile dottore, buonasera! Vorrei esporle il mio problema. In seguito ad un rapporto di ottobre sono infiammata esternamente nei genitali e dopo che urino senso di peso addome basso (tipo anestesia carie) e sulla vescica sensazione di bottoncino che spinge. Urinocoltura e tamponi negativi – questo ad ottobre (fatti ad ottobre dicembre e marzo sempre negativi). Ho curato seguito consiglio ginecologico questa infiammazione vaginale con ovuli e lavande diverse volte e preso Levoflaxcina e Monuril subito dopo il rapporto ma nulla. A maggio tampone vaginale risulta Candida gardnerella e Escherichia coli in vagina. In urinocoltura è presente Escherichia coli 200.000 (eseguito antibiogramma e mi sono curata con Augmentin ma nulla). Perché emerge ora tutto questo a distanza di 8 mesi? Sono andata da 2 urologi. Il primo mi da Etinerv indicato per stati di sofferenza periferici e Laroxyl antidepressivo ma ha attività antinfiammatorie neurogena e sostiene che ho sindrome del dolore pelvico cronico con vestibulodinia spontanea e provocata ipertono del pavimento pelvico e suggerisce degli esercizi di fisioterapia per rilassare tali muscoli. Il secondo mi consiglia levoflaxcina e dice che la mia cistite è causata da candida ovvero è l’urina che scendendo entra in contatto con la candida e si infiamma e mi consiglia flagyl se compresse (metronidazolo) che secondo lui cura gardnerella e candida (ma nel foglietto c’è scritto che cura trichomonas). Ora le chiedo che ne pensa? Perché complicarsi la vita quando basterebbe solo attribuire la colpa all’Escherichia coli in vescica? Ma Flagyl cosa cura? Grazie per la sua disponibilità. Cordiali saluti

Ho 36 anni, sono ormai 14 anni (dal 1999) che soffro di pollachiuria grave con urgenza minzionale (7 – 8 minzioni per notte e ogni 40 minuti di giorno senza bere, se poi bevo anche di più) a causa di una sclerosi del collo vescicale che mi ha comportato la “vescica da sforzo” incapace di dilatarsi; purtroppo non ho ancora affrontato l’intervento disostruttivo a causa degli effetti collaterali che potrebbe comportare. Purtroppo leggo ora che dopo un pò di tempo la vescica da sforzo diventa irreversibile. Desidererei sapere se secondo Lei dopo tutto questo tempo affrontando l’intervento posso recuperare l’elasticità vescicale o ormai sono condannato alla pollachiuria per tutta la vita. Grazie.

Gent.mi dottori, a 50 anni sono stato colpito da ictus emorragico che mi ha lasciato un’emiplegia sinistra. Ho recuperato la gamba ma non la sensibilità , e cammino col bastone. Potrò recuperare anche il braccio e la mano? Al Santa Lucia di Roma dicono di no, ma io ci spero molto! Sarà possibile?

Soffro da due anni di vescica neurologica. Attualmente faccio dai 4/5 autocateterismi al giorno secondo necessità. Visto che ho 40 anni può essere questa una soluzione definitiva? Cerco un centro specializzato nel problema a cui potermi rivolgere. Zona di provenienza Foggia, ma disposta a recarmi anche fuori.