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Salve. Nel mese di maggio u.s. ho subito un intervento per l’asportazione di un adenocarcinoma al retto. Fortunatamente riuscito. Sono stomizzato. Detta operazione è stata preceduta da un ciclo di radio e chemioterapia e purtroppo con l’inserimento di un catetere vescicale (a dimora dal mese di gennaio u.s.) per l’insorgere di una ipertrofia prostatica; considerando che inevitabilmente ho dovuto iniziare i 6 cicli di chemioterapia adiuvante (ho ultimato il 1°) con tutto il rispetto professionale nei riguardi degli urologi che mi stanno seguendo sulla gestione del catetere mi sarebbe di molto aiuto sapere se in questi casi è possibile un intervento alla prostata o qualche medicina che mi possa alleviare gli insopportabili spasmi di dolore ritengo causati dalla chemioterapia; in atto assumo ciproxin e oxibutinina e all’occorrenza per il forte dolore tachidol. Grazie di cuore per una eventuale risposta.

55-64 anni Maschio

Cateterismo

 

 

Salve. Nel mese di maggio u.s. ho subito un intervento per l’asportazione di un adenocarcinoma al retto. Fortunatamente riuscito. Sono stomizzato. Detta operazione è stata preceduta da un ciclo di radio e chemioterapia e purtroppo con l’inserimento di un catetere vescicale (a dimora dal mese di gennaio u.s.) per l’insorgere di una ipertrofia prostatica; considerando che inevitabilmente ho dovuto iniziare i 6 cicli di chemioterapia adiuvante (ho ultimato il 1°) con tutto il rispetto professionale nei riguardi degli urologi che mi stanno seguendo sulla gestione del catetere mi sarebbe di molto aiuto sapere se in questi casi è possibile un intervento alla prostata o qualche medicina che mi possa alleviare gli insopportabili spasmi di dolore ritengo causati dalla chemioterapia; in atto assumo ciproxin e oxibutinina e all’occorrenza per il forte dolore tachidol. Grazie di cuore per una eventuale risposta.

 

Gentilissimo, non potendo conoscere in dettaglio la sua storia, non è possibile fornire una chiara indicazione terapeutica. L’eziologia della ritenzione urinaria e del dolore, nel suo caso, potrebbe infatti essere multifattoriale, cioè non legata solo ad un quadro di ipertrofia prostatica che comunque, se presente, era senz’altro già esistente al momento dell’intervento demolitivo. Certamente sono necessari accertamenti diagnostici quali almeno un es. urodinamico ed una cistoscopia per confermare l’ipotesi diagnostica di una ostruzione cervico-uretrale quale ad es. una ipertrofia prostatica e per indagare altri fattori, anche neurologici, che potrebbero addirittura essere la causa predominante di tale sintomatologia. Se non vi sono controindicazioni legate alla chemioterapia in atto, un tentativo iniziale potrebbe essere quello di rimuovere il catetere a permanenza, iniziando eventualmente un regime di cateterismo ad intermittenza, per valutare la ripresa minzionale e la persistenza o meno della sintomatologia algica. Le consiglio comunque di rivolgersi ad un centro specializzato in dolore pelvico o ad in servizio di neuro-urologia. Con i miei migliori auguri

31 Gennaio 2017