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Salve, mi è stato diagnosticato, tramite cistouretrografia minzionale, bilateralmente reflusso passivo vescico ureterale. Inoltre, tramite studio videourodinamico, mi è stata rilevata la vescica di alterata sensibilità, ridotta capacità e lieve cistocele mentre tramite scintigrafia renale sequenziale “(…) il rene destro è apparso lievemente ipoperfuso ‘in toto’ ” (…) leggermente ptosico (…) lievemente ipocaptante “in toto” rispetto al controlaterale, specie nella sua metà inferiore (…)” oltre ad un “ (…) deflusso leggermente rallentato da un gruppo caliceale superiore e dal bacinetto a sinistra e dal bacinetto a destra” ed una “lieve differenza della massima ampiezza a favore della curva relativa al rene sinistro”. Nel 2012 inoltre sono stata sottoposta a litotrissia ureterorenoscopica di un calcolo di 1 cm (calcio++++/ossalati++++/fosfati+) a livello del tratto pelvico dell’uretere destro e nel 2014 sono stata sottoposta in regime d’urgenza, a causa della mancata comparsa di urina opaca nelle vie escretrici in un TC urografica, a bonifica ureterorenscopica sinistra di un calcolo di 5 mm (calcio+++/ossalati++++) in uretere pelvico. Da sempre inoltre soffro di dolori e gonfiori molto forti (non mi permettono di proseguire le attività quotidiane che stavo svolgendo) nel basso addome che negli anni sono riuscita a contenere in maniera discreta tramite la gestione di alcuni alimenti, la postura mai china in avanti anche se permangono alcuni episodi qualche giorno al mese, durante le visite ginecologiche o proctologiche e se trattengo l’urina per qualche minuto in più. Per trattare il reflusso bilaterale passivo vescico ureterale per il momento sto provando ad assumere Tolterodina tartrato retard 4 mg al dì. Le scrivo cortesemente per chiederLe se esistono dei trattamenti farmacologici, chirurgici o in via sperimentale per la cura di questa malattia rara o se mi può indirizzo verso un centro di riferimento. Sono disponibile a prenotare un appuntamento dove e se lo ritiene opportuno. Scusandomi del disturbo arrecato,ringraziando fin d’ora chi avrà la possibilità di aiutarmi, porgo cordiali saluti.

25-34 anni Femmina

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Salve, mi è stato diagnosticato, tramite cistouretrografia minzionale, bilateralmente reflusso passivo vescico ureterale. Inoltre, tramite studio videourodinamico, mi è stata rilevata la vescica di alterata sensibilità, ridotta capacità e lieve cistocele mentre tramite scintigrafia renale sequenziale “(…) il rene destro è apparso lievemente ipoperfuso ‘in toto’ ” (…) leggermente ptosico (…) lievemente ipocaptante “in toto” rispetto al controlaterale, specie nella sua metà inferiore (…)” oltre ad un “ (…) deflusso leggermente rallentato da un gruppo caliceale superiore e dal bacinetto a sinistra e dal bacinetto a destra” ed una “lieve differenza della massima ampiezza a favore della curva relativa al rene sinistro”. Nel 2012 inoltre sono stata sottoposta a litotrissia ureterorenoscopica di un calcolo di 1 cm (calcio++++/ossalati++++/fosfati+) a livello del tratto pelvico dell’uretere destro e nel 2014 sono stata sottoposta in regime d’urgenza, a causa della mancata comparsa di urina opaca nelle vie escretrici in un TC urografica, a bonifica ureterorenscopica sinistra di un calcolo di 5 mm (calcio+++/ossalati++++) in uretere pelvico. Da sempre inoltre soffro di dolori e gonfiori molto forti (non mi permettono di proseguire le attività quotidiane che stavo svolgendo) nel basso addome che negli anni sono riuscita a contenere in maniera discreta tramite la gestione di alcuni alimenti, la postura mai china in avanti anche se permangono alcuni episodi qualche giorno al mese, durante le visite ginecologiche o proctologiche e se trattengo l’urina per qualche minuto in più. Per trattare il reflusso bilaterale passivo vescico ureterale per il momento sto provando ad assumere Tolterodina tartrato retard 4 mg al dì. Le scrivo cortesemente per chiederLe se esistono dei trattamenti farmacologici, chirurgici o in via sperimentale per la cura di questa malattia rara o se mi può indirizzo verso un centro di riferimento. Sono disponibile a prenotare un appuntamento dove e se lo ritiene opportuno. Scusandomi del disturbo arrecato,ringraziando fin d’ora chi avrà la possibilità di aiutarmi, porgo cordiali saluti.

 

Gent.ma Signora, Il suo caso sembra molto complicato e di non chiara eziologia. Mi è impossibile darle dei consigli terapeutici sulla base di quanto da lei riportato. Soprattutto, non si comprende bene l’origine del reflusso vescico-ureterale e l’eventuale correlazione con la funzione vescicale. Si parla di ridotta capacità della vescica con alterata sensibilità, che può spiegare la sua sintomatologia dolorosa quando cerca di trattenere le urine, ma non sembra aver confermato la presenza di reflusso durante riempimento che invece era stato riscontrato invece alla cistografia retrograda. Le consiglio pertanto di ripetere un nuovo esame videourodinamico e forse sarebbe anche utile eseguire una cistoscopia per valutare la morfologia vescicale e gli ostii ureterali nel caso si confermi la presenza di reflusso. Nel frattempo valuti il beneficio sulla sintomatologia della terapia farmacologica che sta assumendo. Le suggerisco inoltre di rivolgersi ad un centro specializzato di disfunzioni del pavimento pelvico e/o di neurourologia per escludere anche eventuali condizioni neurologiche che finora non mi sembra siano state indagate. Cordialmente Stefania Musco

31 Gennaio 2017