Salve, ho 37 anni e quasi tre anni fa ho avuto un encefalomielite acuta disseminata. Tutto è iniziato una notte con la difficoltà della minzione al mattino mi reco in Pronto Soccorso dove mi hanno cateterizzato con un ristagno di 1500 cc. Da lì torno a casa con c.v., mi metto a letto e buio: è iniziato il calvario con un mese di coma farmacologico tracheostomizzato ventilato paralizzato dalla testa ai piedi. Piano piano le cose sono migliorate via il c.v. e via con i cateterismi 6 al dì. Oggi ho ripreso la mobilità di circa il 95% il controllo vescicale di un buon 95% eseguo l’autocateterismo una volta ogni mese e mezzo minzione spontanea e indotta da pressione vescicale ma di notte capita di avere incontinenza non tutte le notti ma capita. La cosa è alquanto problematica nonostante la mutandina a pannolone per me è un problema. Allora mi chiedo come affrontare il problema. Non assumo e non uso nessun farmaco.
Gent.mo, i trattamenti nella vescica neurogena vengono indicati non solo sulla base dei sintomi quali ad es. nel suo caso la riferita enuresi notturna, ma bensì anche sulla base di periodici accertamenti diagnostici strumentali tra cui es. morfologici dell’altro apparato urinario (es. ecografia, cistografia) e funzionali (es urodinamico o videourodinamico) che possono documentare la presenza fattori di rischio e/o di complicanze legate ad una inadeguata gestione vescicale. La invito pertanto a farsi seguire presso un centro di neuro-urologia per un percorso diagnostico e terapeutico ed una sorveglianza appropriata.