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Incontinenza Urinaria – Quali terapie?

Buonasera,

in a Marzo 2016 all’età di 72 anni sono stato sottoposto ad intervento chirurgico di prostatectomia radicale robot-assisted nerve sparing bilaterale con linfoadenectomia. A seguito dell’intervento ho sofferto d’incontinenza, che tuttavia si è gradatamente ridotta e dopo circa un anno era limitata a 20/30 g al dì. Da qualche mese è cresciuta sino a 70/100g e soffro di uno sgocciolamento praticamente continuo. Ho provato con esercizi e stimolazioni elettriche con scarsi risultati. Vorrei un suo consiglio su quale terapia si possa seguire o se esiste un eventuale intervento chirurgico per ovviare a questo “spiacevole inconveniente”.

La ringrazio per l’attenzione.

 

Buonasera,

considerando che ha ottenuto inzialmente una ripresa graduale della continenza dopo l’intervento, nel suo caso è verosimile che vi sia un tono residuo dello sfintere, ma che il quadro clinico vada comunque analizzato ulteriormente prima di intervenire in qualsiasi modo.

Se Lei soffrisse di una incontinenza legata ad una debolezza dello sfintere, esistono delle tecniche chirurgiche per risolvere il problema, quali la sling maschile e lo sfintere artificiale. La sling maschile può essere applicata nei pazienti con incontinenza lieve/moderata. Lo sfintere artificiale invece è generalmente da riservare nei casi con incontinenza severa e assenza di tono sfinterico. Una terapia medica che potrebbe utilizzare è invece la duloxetina, ma con sfintere funzionante.

Un ecografia addome e successivamente un esame urodinamico invasivo assieme ad una visita urologica sono necessari per inquadrarae adeguatamente il suo problema e proporle una terapia più mirata, anche in base alle sue comorbilità.

Speriamo di esserLe stati utili,

Cordiali Saluti,

Dott. Simone Morselli

Dott. Vincenzo Li Marzi

13 Agosto 2020