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Impellenza di urinare e bruciori

Buongiorno dottore, ho 44 anni e 2 mesi e mezzo fa ho cominciato a sentire grande impellenza di urinare accompagnata poi da bruciori. Eseguita urinocoltura per sospetta cistite risultata negativa e partiti poi altri esami più specifici quali ecografia addome superiore e inferiore (nella norma con lieve ipertrofia prostatica), eco trans-rettale con contrasto (nulla di particolare), citologico urinario (negativo), uroflussometria (buona) e spermiocultura (positiva klebsiella oxytoca). Quindi solo dopo un mese circa ho iniziato la terapia antibiotica causa attesa responso vari esami colturali. Trattato poi con ciproxin 500, 2 al di x 10 gg. Regrediti i sintomi urinari, ma manifestata fin quasi dall’inizio dell’infezione insofferenza a rimanere seduto su sedie imbottite in quanto la pressione scatenava bruciori e forti stimoli ad urinare, relativo sollievo stando in piedi e sdraiato per qualche tempo. Così comincio a rimanere sempre più in piedi nella speranza che il fastidio si attenui nel tempo. Provo sollievo ai bruciori dopo applicazione di Balanil x 15 gg ed ora a poco più di un mese dal termine della terapia antibiotica i bruciori sono abbastanza controllati o assenti ma non riesco a sedermi su imbottiture a lungo. Al mattino va meglio e cerco di valutare miglioramenti forzandomi a rimanere seduto su cuscino forato o sedia rigida (l’unica però che mi consente di stare abbastanza a lungo, qualche ora al mattino e qualche ora al pomeriggio ma a prezzo di forte mal di schiena) ma al pomeriggio la cosa peggiora e sono costretto ad alzarmi. Aggiungo che non ho mai sentito dolori o fitte di alcun tipo nè nell’area scrotale nè anale ma solo bruciori o senso di intorpidimento/gonfiore o calore intenso o senso di stimolo ma sempre tutti localizzati a livello del pene e scatenati da una pressione nella zona (che più volte mi ha dato anche un’impressione di gonfiore) tra lo scroto e l’ano. Posto che non è passato molto tempo dalla fine della terapia antibiotica e che ad oggi alcuni dei sintomi sembrano migliorati (bruciore, calore), e che la prostatite batterica potrebbe non essere debellata o comunque ancora in via di guarigione, ma molto preoccupato da questa difficoltà a rimanere seduto su imbottiture mi chiedevo se tutto ciò potrebbe anche essere compatibile con un concomitante interessamento del nervo pudendo e in particolare se:
1) La completa assenza di dolori o fitte nell’area pelvica/anale e la sola presenza di legnosità/intorpidimento o stimolo ma avvertiti solo a livello del pene lo rende improbabile
2) Se vede qualche altra possibilità che possa dare questo tipo di effetto (qualche cedimento, erniatura, gonfiore, problemi di circolazione sanguigna, ho anche un varicocele a sx) e se comunque un esame tipo risonanza magnetica o altro potrebbe dare informazioni più dettagliate circa la situazione generale dei tessuti, vasi, … della regione pelvica
3) E’ comunque necessario attendere la risoluzione dell’infezione prima di intraprendere qualunque altra terapia, anticipando eventualmente un test di controllo
4) Forzarsi a rimanere seduti al fine di escludere suggestioni psicologiche è bene o no
5) Attendere con pazienza che l’infiammazione generale regredisca eventualmente associando qualche antinfiammatorio.

Gent.mo, mi pare che nel suo caso sia stata individuata una causa batterica che ha scatenato un processo infiammatorio acuto ancora non del tutto risoltosi. Indubbiamente il primo step è quello di eradicare l’infezione oltre ad una terapia sintomatica ed antiinfiammatoria che spesso deve essere proseguita per lungo tempo. Il fatto che la sintomatologia comunque sembra essere migliorata è già un buon indizio di guarigione. Le consiglio di proseguire le cure finora suggeritele e di ridiscutere con lo specialista dei dubbi riguardo ad eventuali ulteriori accertamenti da eseguire in caso di persistenza dei sintomi nonostante eradicazione dell’infezione.

Dott.ssa Stefania Musco, urologo