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Sono stato operato, recensione del collo vescicale, per ipertrofia di grado severo. dopo due mesi dell’intervento urino praticando cateterismo intermittente, coma prima di essere operato. Ho scoperto di esse affetto da lipoma del filum terminale e midollo ancorato S1, cauda equina. Il medico di base mi ha detto che l’intervento BNI non andava fatto, perchè il il male è di origine neurogena. l’urologo non avrebbe dovuto operarmi ma consigliarmi un meurochirurgo per valutare il danno neurogeno. Attendo Vs. risposta in merito saluti

A luglio ho avuto la prima cistite curata con monuril, una decina di gg dopo diventa cistite emorragica e curo con ciproxin e ausilium per 2 mesi. Scorsa settimana nuovamente cistite emorragica, faccio esame urinocoltura e risulto positiva e soprattutto resistente a tutti gli antibiotici. Solo la fosfomicina posso prendere. a distanza di una settimana mi sento intestino sottosopra e ancora pulsazioni e sensazione spiacevole. Dovrei fare una visita ulteriore da un orologo visto che la ginecologa non sa aiutarmi?

Gent. dottori Operato da un mese da prostatectomia totale inevitabilmente è insorta l’incontinenza; la mia preoccupazione è che tale incontinenza non accenna a diminure continua come il primo giorno dalla rimozione del catetere, nonostante il mio impegno con la relativa ginnastica, quale accorgimenti posso ancora adottare? Debbo prendere in considerazione altri interventi? Ringrazio anticipatamente

Buongiorno, sono una ragazza di 23 anni, soffro di incontinenza goccia a goccia (continua, tutto il giorno) dalla nascita. Ho fatto tutti gli esami, risonanze, urodinamica, radiografie, non è mai risultata alcuna malformazione. Come posso risolvere questo problema, col quale convivo da quando sono nata? La ginnastica pelvica non cambia le cose. La natura del disturbo potrebbe essere neurologica? Come correggerla in tal caso?

Buongiorno, soffro di incontinenza totale post. prostatectomia radicale, radio terapia di salvataggio che ha provocato stenosi del collo che è ha subito disostruzione. Praticamente ora non v’è quasi più attività sfinteralie. A distanza di nove mesi dalla disostruzione pare che la pervietà sia mantenuta. Vorrei davvero risolvere questo problema. So che si può impiantare AMS 800 ma mi pare comporti un certo rischio. Leggo di cellule autologhe che ricostruiscono lo sfintere. Anche all’estero. Avete per cortesia notizie in proposito e indirizi eventuali? Grazie

Gentile dottore vorrei sottoporle il caso di mio figlio affetto da sclerosi tuberosa. A settembre 2013 ha avuto febbre altissima che non scendeva malgrado i farmaci, ricoverato a Villa Sofia è stato dimesso dopo 3 giorni, avevano soltanto fatto scendere la febbre, non hanno fatto nemmeno una urinocultura, da qui è cominciato un calvario lungo un anno, ha preso ogni sorta di antibiotico, ma le infezioni sono sempre presenti, proteus e. coli si alternano ha fatto tutte le indagini possibili, ha fatto la litotripsia perché si evince un calcolo di 7 millimetri, ha il rene ectopico malruotato e il calcolo si trova nel calice inferiore, la seduta di litotripsia non ha risolto; ci apprestiamo a sottoporlo a eco trans rettale. Mi potrebbe aiutare? Non so più a chi rivolgermi. La ringrazio per l’attenzione e resto in attesa di una sua risposta. Saluti