Tel. 0523.315144
segreteria@siud.it
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

44° Congresso Nazionale SIUD – 18° Congresso SIUD Fisioterapisti Infermieri Ostetriche

Rassegna Stampa

Rcssalute.it

Quotidianosanita.it

Inpiemonteintorino.it

Innovamedica.com

Geosnews.com

Vocetempo.it

Cronacaqui.it

Lospiffero.com

Gazzettatorino.it

Torinoggi.it


Inserto Salute – La Stampa

l tumore alla prostata rappresenta circa il 20% di tutti i tumori dell’uomo. Un uomo su 8 in Italia, dai 50 anni di età, ha probabilità di ammalarsi di tumore della prostata nel corso della vita. Nel 2020 sono previste in Italia circa 37mila nuove diagnosi con un’età media di circa 70 anni. Fortunatamente, grazie alla diagnosi e al trattamento precoce, il rischio che la malattia abbia un esito infausto è complessivamente ba

E’ questa l’anticipazione del professor Alessandro Giammò, urologo, della Struttura Complessa di Neuro-Urologia, P.o. Cto-Unità Spinale A.o.u. Città della Salute e della Scienza di Torino, su uno dei temi cardine che verranno trattati a 44° Congresso nazionale Siud (Società Scientifica Italiana di Urodinamica) in programma da venerdì 4 a domenica 6 dicembre 2020.

L’incontinenza urinaria

Il professor Giammò, interverrà con i suoi studi sull’intervento di asportazione della prostata(prostatectomia radicale) che consente alti tassi di guarigione ma che, in una percentuale di casi variabile tra il 4 e il 40% dei casi, può determinare una incontinenza urinaria.

“L’incontinenza urinaria – spiega l’esperto – rappresenta per l’uomo una disabilità piuttosto grave che nella maggior parte dei casi tende a risolversi spontaneamente, con l’ausilio di trattamenti non invasivi, entro un anno dall’intervento. In circa il 5-15% dei casi invece è necessario ricorrere ad un trattamento chirurgico dedicato. La Struttura Complessa di Neuro-Urologia di Torino, rappresenta uno dei centri per il trattamento dell’incontinenza maschile con più di 1000 casi trattati con varie tecniche che utilizzano dispositivi protesici, tra cui il “gold standard” rappresentato dallo sfintere artificiale”.

La strategia “sartoriale”

E proprio questa disponibilità di diversi dispositivi ha consentito, come chiarisce il professor Giammò, di adottare negli anni una strategia “sartoriale”, ossia offrire al paziente la migliore tecnica in base alle sue caratteristiche, valutando caso per caso il rapporto rischi-benefici di ogni singolo dispositivo.

“Da circa 5 anni – dice Giammò- viene adottato, in casi selezionati, l’impianto di un sistema a cuscinetto gonfiabile che ha la funzione di comprimere il canale uretrale bloccando, così, le perdite di urina. La caratteristica di tale dispositivo è inoltre quella di poter agire, anche in un secondo tempo con una procedura ambulatoriale, aumentando o riducendo il grado di compressione, consentendo una minzione assolutamente naturale”.

Dal 2013 ad oggi sono stati sottoposti all’impianto più di 200 pazienti con un tasso di successo di circa l’80% , inteso come il raggiungimento della cosiddetta “continenza sociale” (ovvero la possibilità di essere relativamente autonomi con l’utilizzo di un piccolo pannolino di sicurezza). Le possibili complicanze sono di modesta entità e solo nel 5% dei casi hanno richiesto l’espianto del dispositivo.

“Ancora oggi, il “gold standard” per il trattamento dell’incontinenza maschile rimane comunque lo sfintere urinario artificiale. Si tratta di un dispositivo più complesso costituito da 3 elementi: una cuffia che viene inserita a circondare il canale uretrale, un serbatoio addominale e una piccola pompa inserita nello scroto. Il fulcro del funzionamento è rappresentato proprio dalla cuffia che, chiusa attorno all’uretra, blocca le perdite urinarie. Per poter urinare bisogna aprire la cuffia e ciò si realizza premendo la pompa posta nello scroto. Si tratta di un sistema ampiamente “rodato” ed utilizzato da più di 30 anni”.

Ad oggi, a Torino, sono stati impiantati 17 pazienti, con un tasso di successo di circa il 94% in termini di “continenza sociale”.

Per confrontare l’esperienza italiana con quella internazionale su queste nuove tecnologie, nell’ambito del 44° Congresso Nazionale di Urodinamica, sono stati previsti due simposi dedicati che, coordinati dal professor Giammò, vedranno l’intervento del professor Javier Angulo dell’Università di Madrid e del professor Wilhelm A. Hübner di Korneuburg (Vienna).

Pensato per essere realizzato a Torino, nella sede del Lingotto, il Congresso si svolgerà su una piattaforma online appositamente costruita, in ottemperanza a quanto stabilito dal Dpcm del 18 ottobre 2020.
Inalterato il programma scientifico originale a cui hanno lavorato il presidente Siud Marco Soligo e i delegati per l’organizzazione del Congresso Maurizio Serati, Gianfranco Lamberti di concerto con i presidenti del Congresso, Antonella Biroli ed Alessandro Giammò.
Nei giorni del convegno si approfondiranno temi dineurourologia, uroginecologia, urologia funzionale maschile, problema pelvico posteriore, dolore pelvico e ruolo della sessualità.

Topics

Incontinenza urinaria maschile e femminile e trattamenti
Urodinamica e Urologia funzionale
Riabilitazione delle disfunzioni in area pelvica
Terapie con agenti fisici in area pelvica
Vescica neurologica
Parto e pavimento pelvico
Dispositivi protesici, sling e materiali iniettabili
Incontinenza nel bambino
Prolasso degli organi pelvici
OAB in tutti i suoi aspetti
Dolore pelvico cronico
Bowel dysfunction
Voiding dysfunction e detrusor underactivity
Disfunzioni sessuali maschili e femminili
Imaging in area pelvica
Neuromodulazione sacrale
LUTS maschili e BPO
Infezioni urogenitali e microbioma

Segreteria Organizzativa & Provider ECM
Defoe Congressi
Tel +39.0523.338391 | siud@defoe.it