35-44 anni Femmina
Buongiorno, pratico ormai da nove mesi gli esercizi di Kegel per cercare di ovviare a un danno del pavimento pelvico a seguito di un parto gemellare. Purtroppo i miglioramenti sono stati quasi inesistenti. Arrivata a questo punto ho deciso di cambiare strada, nello specifico di farmi operare, e vorrei sapere dagli esperti se l’intervento con il metodo thd gatekeeper è affidabile come ho sentito dire. Grazie mille in anticipo.
Gentile Signora, il metodo thd gatekeeper è una proposta terapeutica piuttosto recente, rivolta prevalentemente a quelle forme di incontinenza di grado lieve. Prevede l’applicazione di un particolare materiale protesico (da 4 a 8 protesi) a livello anale che nel giro di 30 giorni tende ad espandersi fino al suo volume massimo e che teoricamente aumenta il tono sfinteriale e/o migliora la risposta sensitiva. Non sono ancora disponibili adeguati risultati nel medio e lungo periodo e anche se i primi risultati sembrano incoraggianti riguardo ad efficacia e sicurezza il reale impatto di eventuali complicanze relative alla procedura o al materiale impiegato non è stato ancora chiarito (in particolare la frequente migrazione del materiale protesico o la gestione di una eventuale infezione). E’ per questi motivi che appare essenziale che tale procedura venga eseguita esclusivamente in centri di riferimento, con adeguata esperienza nel campo dell’incontinenza fecale, e dove siano disponibili tutte le opzioni terapeutiche specifiche (riabilitazione del pavimento pelvico con biofeedback, neuromodulazione sacrale, stimolazione periferica del nervo tibiale, agenti iniettabili, esperienza di ricostruzioni sfinteriche e di chirurgia avanzata dell’incontinenza), tra cui il metodo thd gatekeeper rappresenti soltanto una possibilità nel contesto di un algoritmo di trattamento ben preciso. Cordialmente