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Salve, sono una ragazza di 25 anni e a novembre dell’anno scorso ho subito un intervento di endometriosi al setto retto vaginale, mi è stato asportato un nodulo endometriosico di 3cm. una volta dimessa non riuscivo a urinare (per niente) e ho dovuto praticare l’autocateterismo per un mese. Ora riesco a urinare da sola soltanto sforzando col torchio addominale. A marzo ho effettuato l’esame urodinamico con esito in conclusione “quadro urodinamico caraterizzato con vescica ipotonica con detrusore stabile, sensibilità propriocettiva conservata in fase di riempimento, fase di svuotamento ipovalida con mancato rilasciamento in fase minzionale”. Da marzo a ora non vedo miglioramento, ho avuto un consulto urologico pochi giorni fa, mi è stato detto che ormai a distanza di quasi un anno non c’è nulla da fare,l’unica soluzione potrebbe essere il posizionamento di un neuromodulatore. vorrei sapere se c’è un’altra soluzione a questo e capire anche realmente cos’è successo durante il mio intervento, tutto ciò si poteva evitare? Spero tanto in una sua risposta. Grazie.

25-34 anni Femmina

Vescica neurologica

 

 

Salve, sono una ragazza di 25 anni e a novembre dell’anno scorso ho subito un intervento di endometriosi al setto retto vaginale, mi è stato asportato un nodulo endometriosico di 3cm. una volta dimessa non riuscivo a urinare (per niente) e ho dovuto praticare l’autocateterismo per un mese. Ora riesco a urinare da sola soltanto sforzando col torchio addominale. A marzo ho effettuato l’esame urodinamico con esito in conclusione “quadro urodinamico caraterizzato con vescica ipotonica con detrusore stabile, sensibilità propriocettiva conservata in fase di riempimento, fase di svuotamento ipovalida con mancato rilasciamento in fase minzionale”. Da marzo a ora non vedo miglioramento, ho avuto un consulto urologico pochi giorni fa, mi è stato detto che ormai a distanza di quasi un anno non c’è nulla da fare,l’unica soluzione potrebbe essere il posizionamento di un neuromodulatore. vorrei sapere se c’è un’altra soluzione a questo e capire anche realmente cos’è successo durante il mio intervento, tutto ciò si poteva evitare? Spero tanto in una sua risposta. Grazie.

 

Gent.ma sig.ra, il fatto che sia passato un anno dall’esordio della sintomatologia minzionale non è un enorme problema per l’eventuale recupero funzionale, a patto che non vi sia stata nel frattempo una cattiva gestione vescicale (es. ripetuti episodi di sovradistensione vescicale). In generale, se lo svuotamento vescicale è completo e le pressioni con cui urina non sono elevate, può continuare ad urinare spontaneamente, nonostante l’ausilio del torchio addominale. In caso contrario invece, è consigliabile comunque un regime di cateterismi ad intermittenza per evitare danni a lungo termine sull’alto apparato urinario. Le tecniche di neuromodulazione (es. elettrostimolazione percutanea del nervo tibiale posteriore, neuromodulazione sacrale) e/o di elettrostimolazione intravescicale possono essere un opzione terapeutica per il recupero minzionale. Tuttavia, per una risposta sul singolo caso, è necessaria una valutazione ambulatoriale approfondita.

2 Febbraio 2017