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Ho 39 anni; in passato già operato due volte per TUIP ostruzione collo vescicale. Ora circa un mese fa mi hanno riscontrato vescica neurologica soggetto al cateterismo intermittente. Purtroppo non sono andati a fondo per questa patologia mi hanno consigliato di andare fuori regione per valutare il perché di questa patologia. Il problema è anche che riscontro è che ogni qualvolta che uso il catetere l’urina non esce devo usare il torchio addominale sedendomi sul wc. Alcuni esami fatti anche se ho i miei dubbi che non siano stati approfonditi è il sep pudendo ma il flusso sanguigno dei cavernosi è normale. Mi potete consigliare? Grazie

Gent.mi, sono una signora di 62 anni, i dottori mi hanno riscontrato acontrattilità detrusoriale. Vorrei chiederVi se esistono farmaci che possano riportare la vescica alla sua normale funzionalità. Attualmente utilizzo cateteri quotidianamente. Vi ringrazio in anticipo per la Vostra cortese e gentile risposta.

La mia ginecologa mi ha trovato un prolasso uterino al 3° stadio, la potio fuoriesce dall’ostio vulvare, utero mobile, campi annessiali apparentemente indenni, disturbi vasomotori. Mi ha consigliato di fare la colpoisterectomia. Mi sono vergognata di chiederle se posso avere ugualmente i rapporti e se riuscirò a raggiungere l’orgasmo. In attesa di risposta saluto. Grazie

Gent.mi, mio padre, colpito da mielite esistata in paraparesi, non mantiene posizione eretta né deambulazione, a questo si accompagna ritenzione urinaria e ipostesia tattile dalla regione glutea in giù. Sappiamo che in diverse settimane tornerà in posizione eretta ma siamo molto preoccupati per una possibile vescica neurologica, e vorremmo intervenire prima che si cronicizzasse. Vi chiedo in questa sede se potete darci maggiori informazioni sul trattamento della VN dove, e quali esami fare nello specifico per sapere come intervenire, anche perché nell’istituto dove fa riabilitazione non c’è la possibilità di fare ginnastica vescicale. Grazie di cuore.

Buongiorno, premetto che a seguito di un incidente stradale avvenuto negli anni 80, con lesione midollare incompleta D1 D2, mi ritrovo con una paraparesi e una vescica neurologica. Ho conservato la sensibilità e un controllo della minzione. Negli anni non ho mai avuto fortunatamente grosse infezioni alle vie urinarie. A fine 2012, probabilmente per un contatto fortuito con le feci, mi sono ritrovato con una fastidiosa cistite emorragica, curata con antibiotici e risolta in poco tempo. L’urologo, visto la mia storia, vuole approfondire e opta per una ispezione in vescica il successivo mese di febbraio in anestesia generale. Diagnosi: “stenosi uretrale”, per altro conosciuta, e “neuro vescica con aspetto da sforzo in esiti da trauma mielico”. Esami istologici correlati negativi. Da qui iniziano i miei problemi, a mio modo di vedere legati al piccolo intervento effettuato. A distanza di qualche settimana mi accorgo infatti che l’urina ha un odore forte e acre. Pensando ad una nuova infezione in atto eseguo esame urine e urinocoltura. L’esito colturale è negativo. Nel sedimento compare però un anomalo “discreta presenza di batteri”, mai visto in precedenza. L’urologo mi chiede di tener monitorata la situazione e di ripetere l’esame delle urine, negando l’ipotesi di un legame con il piccolo intervento subito. Negli esami ripetuti a maggio e poi a luglio la situazione non muta. Il mio disagio cresce, soprattutto in pubblico. L’odore è tale che quando mi reco in bagno, anche aprendo la finestra, persiste nell’aria. A settembre l’urologo mi rivide, ipotizza diverse cause, ma di fatto non risolve la situazione, evidenziando che una cosa così non gli è mai capitata e non sa darsi una spiegazione. Interpellato un altro urologo la questione non cambia. A ottobre compare ancora la “discreta presenza di batteri”, come pure a gennaio, sempre in presenza di urinocoltura negativa. Ciò mi preoccupa non poco. Che ne pensa? A cosa è dovuta questa “discreta presenza di batteri”. Cosa fare per eliminarla? Ringrazio anticipatamente per la risposta.

Salve, ho 37 anni e sono molto preoccupata in quanto nel giro di 1-2 giorni sono passata da un aumento permanente del numero di minzioni durante le 24 ore, accompagnato spessissimo da un bisogno urgente di urinare, senza riuscire a trattenerla (incontinenza da urgenza), a un ridotto numero di minzioni associato ad un’impossibilità di svuotare completamente la vescica, producendo ridotte quantità di urina. Mi sono rivolta al medico di base, il quale semplicemente mi ha detto di assumere munoril bustine e di fare un esame della raccolta delle urine per urinocoltura (che tra l’altro non riesco ad eseguire), ma la situazione non è affatto cambiata. Secondo lei, l’infezione potrebbe essersi estesa alle alte vie urinarie? Vorrei nnn si trattasse di insufficienza renale acuta, nonché di ritenzione urinaria. Grazie per la cortese attenzione.