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Buongiorno, premetto che a seguito di un incidente stradale avvenuto negli anni 80, con lesione midollare incompleta D1 D2, mi ritrovo con una paraparesi e una vescica neurologica. Ho conservato la sensibilità e un controllo della minzione. Negli anni non ho mai avuto fortunatamente grosse infezioni alle vie urinarie. A fine 2012, probabilmente per un contatto fortuito con le feci, mi sono ritrovato con una fastidiosa cistite emorragica, curata con antibiotici e risolta in poco tempo. L’urologo, visto la mia storia, vuole approfondire e opta per una ispezione in vescica il successivo mese di febbraio in anestesia generale. Diagnosi: “stenosi uretrale”, per altro conosciuta, e “neuro vescica con aspetto da sforzo in esiti da trauma mielico”. Esami istologici correlati negativi. Da qui iniziano i miei problemi, a mio modo di vedere legati al piccolo intervento effettuato. A distanza di qualche settimana mi accorgo infatti che l’urina ha un odore forte e acre. Pensando ad una nuova infezione in atto eseguo esame urine e urinocoltura. L’esito colturale è negativo. Nel sedimento compare però un anomalo “discreta presenza di batteri”, mai visto in precedenza. L’urologo mi chiede di tener monitorata la situazione e di ripetere l’esame delle urine, negando l’ipotesi di un legame con il piccolo intervento subito. Negli esami ripetuti a maggio e poi a luglio la situazione non muta. Il mio disagio cresce, soprattutto in pubblico. L’odore è tale che quando mi reco in bagno, anche aprendo la finestra, persiste nell’aria. A settembre l’urologo mi rivide, ipotizza diverse cause, ma di fatto non risolve la situazione, evidenziando che una cosa così non gli è mai capitata e non sa darsi una spiegazione. Interpellato un altro urologo la questione non cambia. A ottobre compare ancora la “discreta presenza di batteri”, come pure a gennaio, sempre in presenza di urinocoltura negativa. Ciò mi preoccupa non poco. Che ne pensa? A cosa è dovuta questa “discreta presenza di batteri”. Cosa fare per eliminarla? Ringrazio anticipatamente per la risposta.

45-54 anni Maschio

Vescica neurologica

 

 

Buongiorno, premetto che a seguito di un incidente stradale avvenuto negli anni 80, con lesione midollare incompleta D1 D2, mi ritrovo con una paraparesi e una vescica neurologica. Ho conservato la sensibilità e un controllo della minzione. Negli anni non ho mai avuto fortunatamente grosse infezioni alle vie urinarie. A fine 2012, probabilmente per un contatto fortuito con le feci, mi sono ritrovato con una fastidiosa cistite emorragica, curata con antibiotici e risolta in poco tempo. L’urologo, visto la mia storia, vuole approfondire e opta per una ispezione in vescica il successivo mese di febbraio in anestesia generale. Diagnosi: “stenosi uretrale”, per altro conosciuta, e “neuro vescica con aspetto da sforzo in esiti da trauma mielico”. Esami istologici correlati negativi. Da qui iniziano i miei problemi, a mio modo di vedere legati al piccolo intervento effettuato. A distanza di qualche settimana mi accorgo infatti che l’urina ha un odore forte e acre. Pensando ad una nuova infezione in atto eseguo esame urine e urinocoltura. L’esito colturale è negativo. Nel sedimento compare però un anomalo “discreta presenza di batteri”, mai visto in precedenza. L’urologo mi chiede di tener monitorata la situazione e di ripetere l’esame delle urine, negando l’ipotesi di un legame con il piccolo intervento subito. Negli esami ripetuti a maggio e poi a luglio la situazione non muta. Il mio disagio cresce, soprattutto in pubblico. L’odore è tale che quando mi reco in bagno, anche aprendo la finestra, persiste nell’aria. A settembre l’urologo mi rivide, ipotizza diverse cause, ma di fatto non risolve la situazione, evidenziando che una cosa così non gli è mai capitata e non sa darsi una spiegazione. Interpellato un altro urologo la questione non cambia. A ottobre compare ancora la “discreta presenza di batteri”, come pure a gennaio, sempre in presenza di urinocoltura negativa. Ciò mi preoccupa non poco. Che ne pensa? A cosa è dovuta questa “discreta presenza di batteri”. Cosa fare per eliminarla? Ringrazio anticipatamente per la risposta.

 

Preg.mo, concordiamo con tutte le procedure diagnostiche indicate. E’ un po’ difficile comunque interpretare il fenomeno, se non con la presenza nell’urina di sostanze e di germi che mi pare, finora, non sono stati identificati. Continui pertanto a farsi seguire dallo specialista di riferimento.

2 Febbraio 2017